PRENDAS – NGANGAS – ENQUISOS – MACHINES {EACH PART WELCOMES THE OTHER WITHOUT SAYING}
Elke Marhöfer, Cuba, 2014, 16mm > HD, 27 min.
Come possiamo collegare il più-che-umano con lo storico, e in particolare con lo spazio decoloniale, senza approfondire le violazioni già inflitte sia agli umani che ai non umani? La “regione selvaggia” di Yateras a Cuba è informata da una storia lunga e stratificata. Quello che a prima vista appariva come un ecosistema primigenio, risulta in realtà il prodotto di pratiche umane e non umane. Il film raccoglie gli affetti e i modi di attività di piante e animali i cui antenati furono trasferiti nel Nuovo Mondo e si trovarono a colonizzare la nuova terra [con i loro umani] come una squadra. Sui versanti delle montagne ho trovato giardini coltivati secondo i metodi dei nativi amerindi. L’albero di mango e il bambù che crescono in foreste apparentemente primordiali migrarono in origine a Cuba dall’India e dalla Cina. La ferrovia elettrica Hershey, un tempo frontiera del capitalismo costruita dalla Hershey Chocolate Corporation della Pennsylvania, è oggi soggetta a una logica molto diversa, che non considera la realtà come un tutto indiviso, ma come una composizione di momenti frammentari e discontinuità. Connettere il più-che-umano con lo spazio decoloniale potrebbe rendere comprensibile come le piante, la materia e gli animali attraversino la storia, riuscendo ad essere storicamente situati, evocando testimonianze di eventi passati, pur riconoscendone le specificità, e allo stesso tempo trovarsi in una perpetua iperproliferazione, superando e sfuggendo la formattazione storica con le loro modalità uniche di evolversi, cambiare e creare costantemente qualcosa di nuovo. Gli Spagnoli portarono con sé pecore, mucche e cavalli. I primi cavalli arrivarono nelle Americhe nel 1540. Nella Cuba odierna animali come mucche, cavalli, capre, maiali, pecore e polli forniscono cibo e lavoro, e spesso si muovono liberamente, quasi senza barriere. Proprio come i membri di una famiglia allargata (paragonabili agli animali domestici nell’emisfero occidentale), alcuni animali condividono stretti rapporti con gli esseri umani. Alcuni possono accedere a uno stato intermedio tra l’addomesticato e il selvatico, altri mutano attraverso il loro coinvolgimento con l’ambiente e ripercorrono in senso opposto il processo di addomesticamento per diventare qualcosa di completamente diverso.
How we can connect the more-than-human with the historical, specifically the decolonial space without deepening violations already inflicted on both humans and nonhumans? The ‘wilderness’ of Yateras in Cuba is informed by a long and layered history. What at first sight seemed to be a pristine ecosystem turns out to be created by human and nonhuman practices. The film gathers affects and modes of activity of plants and animals whose ancestors were moved to the New World and had to colonize the new land [with their humans] as a team. On the mountainsides I found gardens cultivated in the manner used by Native Amerindians. The mango tree and bamboo that grows in the primeval looking forests originally migrated from India and China to Cuba. The electrified Hershey train, once a frontiers of capitalism and built by the Hershey Chocolate Corporation of Pennsylvania is today subjected to a very different logic that corresponds to an understanding of reality not as a undivided whole, but made of fragmentary moments and discontinuities. Connecting the more-than-human with the decolonial space might make it possible to understand how plants, matter and animals transverse history, by being both, historically situated, evoking testimonies of past events, while recognizing their specificities, and at the same time continuously overgrowing, surpassing and escaping historical formatting with their unique mode of constantly evolving, changing and creating something new. The Spanish brought sheep, cows, and horses along. The first horses arrived in 1540 in the Americas. In present-day Cuba animals such as cows, horses, goats, pigs, sheep and chickens provide food and labor, and often move around freely, almost without any confinement. Much like extended family members (comparable to pets in the western hemisphere) some animals share close relations with humans. Some can pass into an intermediate state between domesticated and wild, others change through their engagement with the environment and fully reverse their domestication to become something else entirely.